Hiroshi Seko /Hajime Isayama. Illustrazioni: Ayamu Kotake
Panini Comics (Planet Manga), 287 pp., 6.90 euro
In attesa di leggere “Lost Girls” nell’adattamento a fumetti
di Ryosuke Fuji, l’universo di “L’Attacco dei giganti” si arricchisce di un
nuovo capitolo con questo libro che raccoglie tre storie inedite che hanno per
protagoniste due ragazze taciturne e fuori dal comune: Mikasa e Annie. Siamo in
un mondo crudele, dove vivere significa sacrificare gli altri e combattere
continuamente per sopravvivere. Mikasa e Annie lo hanno capito a loro spese da
quando si sono arruolate nel Corpo d’Addestramento dell’Esercito. L’umanità è
prigioniera dietro alte mura che difendono le città dagli assalti di terribili
giganti. Non è ben chiara la loro origine e non si sa quasi nulla sulla loro
conformazione biologica, ma si è capito che alcuni individui sono in grado di
trasformarsi in titani. Annie è uno di questi soggetti, anche se nell’episodio
intitolato “Wall Sina, Goodbye” non è questo l’aspetto messo in evidenza. Qui
Annie è alla ricerca di una ragazza scomparsa, Carly che, nei tratti e
nell’atteggiamento ricorda la “Manon, ballerina” di Antoine de Saint-Éxupery. L’autore, Hiroshi
Seko, si concentra su un sottobosco misterioso che si muove nei suburbi ma che
sembra avere le sue vere propaggini alla luce del sole. L’opera non è
particolarmente rilevante dal punto di vista letterario ma approfondisce la
psicologia dei personaggi più amati della serie manga di Hajime Isayama e ne
sottolinea gli aspetti etici.il primo racconto “Lost in the cruel world” si
svolge in un ambiente bucolico e, con la costruzione di una macchina volante,
ha la stessa visione della libertà che pervade il lavoro del regista Hayao
Miyazaki. Il light novel è completato dalle illustrazioni di Ayamu Kotake, che
da una diversa interpretazione delle figure che già conoscevamo. Le immagini,
che nell’originale hanno un approccio cinetico, acquisiscono linee più morbide
e quasi infantili.