Iperborea, 207 pp. € 15.50
L’ex insegnante di religione Sulo
Auvinen muore lasciando una vita tutto sommato mediocre: è goffo e impacciato e
da anni sopporta le sfuriate della moglie; ma trova la sua strada alla sede del
Paradiso che è stata dislocata a Kerimäki, in Finlandia, e dove tutto è
regolato come in un’azienda. Dopo un breve corso di formazione come angelo
custode, gli viene assegnata la protezione di Aaro Korhonen – uno scapolo
quarantenne che ha appena acquistato una caffetteria-libreria antiquaria nella
capitale. Lo zelo educativo di Sulo si traduce in una serie di disastri di
proporzioni quasi apocalittiche, quando il vecchio maestro si propone di
trovare l’anima gemella del suo assistito, pilotando la mente delle persone che
lo circondano. Le conseguenze di queste manipolazioni sono talmente
catastrofiche (e tragicomiche) da indurre le alte sfere infernali a
interessarsi a lui, complicando ulteriormente il quadro degli interventi
ultraterreni. Ma quanto davvero influisce l’elemento sovrannaturale nella vita
degli individui? Il ritmo è incalzante, ogni capitolo riserva una nuova
sorpresa, ma non si tratta di un libro leggero: c’è anzi una patina opacizzante
che, in alcuni momenti, inceppa un po’ la lettura. Tra carri funebri che si
ribaltano e salme rubate; scenate di gelosia, incedi e naufragi, Arto
Paasilinna torna a raccontare con ironia la bizzarra normalità dell’esistenza –
umana e celeste – attraverso una carrellata di personaggi irresistibili,
paesaggi e spunti letterari che sono sì legati al territorio e alla cultura
finlandese, ma consentono di riflettere sulla spiritualità.
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