Chi è “Doomboy”? Nessuno lo sa. È il protagonista di una
trasmissione live, arriva per caso sfidando le onde del mare. Nello stile e nel
linguaggio di Tony Sandoval si nota l’epica consonanza tra aria e acqua, tra
vento e onde. Il parallelo si manifesta attraverso la forma eterea dei
principali personaggi femminili: Anny, la fidanzata scomparsa e trasformata in
uno spirito dell’oceano; Nuria, la venditrice di stelle che è anche simbolo
della fantasia; e poi Mina – la seducente leader di una band alternativa – che
qui dipana il filo di un racconto-intervista. Sulle frequenze di una
radio-fantasma, convogliate da un’antenna amatoriale – che cattura gli elementi
come il parafulmine del dottor Frankenstein convogliava l’elettricità – si
sentono suoni che hanno un’anima e riccioli della Natura selvaggia si attaccano
alla chitarra in fiamme, risvegliando visioni oniriche e acquerellate, in contrasto
con i colori scuri dei locali notturni. In queste tavole, quelli della mia
generazione potranno trovare tracce di “La Sposa Chiocciola”, capolavoro
dimenticato dell’illustrazione di Zhenli Jiang e persino una citazione di
mitologia norrena, nella descrizione visiva della tempesta. Le emozioni
erompono con violenza fisica perfetta, sia nelle session sia nelle risse, come
in una logica mutazione del disagio espresso nelle canzoni metal che il lettore
non può ascoltare né conoscere. Questa mancanza voluta non è un limite, ma anzi
amplia le possibilità di un’identificazione soggettiva variegata, molto
evidente nei diversi “omaggi” pubblicati a fine volume. Le performance sulla
spiaggia non sono organizzate per ottenere notorietà: sono un modo per chiudere
i conti col passato, ma la musica lenta e pesante diventa una leggenda tra i ragazzi
di un quartiere popolare, un luogo che potrebbe essere la Città Immobile dei
libri di Efraím Medina Reyes o la frontiera di Gabriel Trujillo Muñoz, dove
l’indifferenza dei corvi nel cielo giallo sembra un’allusione ai codici non
scritti delle periferie. Il piccolo mondo interiore di D si somma a quello dei
suoi amici, ognuno alla ricerca di se stesso, in un mosaico di segreti e
aspirazioni che spiega l’insicurezza della crescita e la forza dell’amicizia.
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