“
"Wish
you were here” racconta i primi anni di una band che ha fatto la storia del
rock, i Pink Floyd – così celebri che persino il sistema di scrittura
automatica del PC li conosce! Sono gli anni della formazione quando quattro
geniali ragazzi inglesi si incontrano e danno vita a un nuovo progetto. È
qualcosa di inedito, mai sentito, che presto andrà sotto il nome
“psichedelica”. Per rendere l’atmosfera onirica, Luca Lenci sceglie tavole virate al rosa e un disegno
nervoso, che trasmette bene anche il suono oltre che l’azione. Eccoci nella
piovosa Londra, ecco le note storte di “Apples and Oranges”; e poi i dischi
solisti di Syd Barrett, la sua mente caleidoscopica e la sua arte che non è
solo votata alla musica ma anche alla pittura, in un humus culturale fertile
d’idee. Dal 1965-69 c’è fermento nella capitale inglese. È anche il periodo
d’oro dei Beatles, quando esce “Sgt. Pepper” e il mondo impazzisce per la
filosofia indiana e i viaggi lisergici. È qui che si perde Syd, in un labirinto
privato di sogni e d’incubi che lo porterà lontano dalla società. Com’è
successo? Perché si è ritirato? Perché gli altri lo hanno lasciato solo?
Domande senza risposta che lasciano discordia persino tra i biografi e alle
quali Deninotti non tenta di rispondere concentrandosi più sull’aspetto
artistico / pubblico che su quello umano ed emotivo.
È
un bel libro per chi già conosce i Pink Floyd e vuole aggiungere una chicca
alla propria libreria, consigliato però anche a chi ama le graphic novel e
vuole accostarsi al questo pezzo della storia del rock
https://youtu.be/iJSIazpQZRg
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