mercoledì 29 ottobre 2014

WATERSNAKES Tony Sandoval


Tunué, 140 pp., 18.90 euro

“Watersnakes” riprende i temi e i paesaggi di “Doomboy”, ma lo fa inaugurando una diversa chiave allegorica, magica e immaginaria in cui l’ambientazione tipica della Città Immobile si fonde con l’universo fantastico nato dall’incontro di due ragazzine alla scoperta dell’amicizia e dell’amore. C’è quindi qualcosa di Alice in queste pagine, ma il nonsense cede piuttosto il passo al racconto gotico e a turbini celesti. La raffinatezza di “La Sposa Chiocciola” di Zhen Li Jang incontra la solidità epica di Claymore , in un’opera a metà tra il surreale e l’iperreale, tra Leonor Fini e Arnold Bocklin, in cui sono i colori a marcare il passaggio da un’atmosfera all’altra, dalla cupa pastosità delle scene d’azione alla rarefazione diafana dei cieli e del mare., sintomo dello scorrere del tempo e delle stagioni L’impossibile avvicinamento tra Mila e Agnés rimanda ai miti classici o ai cicli eroici della tradizione norrena che qui vengono rielaborati in un vortice che diventa al contempo essenziale e pieno di piccoli dettagli. Le due protagoniste – trasformate da bambine comuni a icone salvatrici – e tutte le misteriose creature che ruotano intorno al loro rapporto sono la traduzione del bisogno ancestrale di creare un proprio doppio, una proiezione che sia tanto affine quanto speculare rispetto agli standard.Tony Sandoval ripeopone uno stile personale e inconfondibile, che entra nel profondo della psiche umana fino a rappresentarne i mutamenti. Si tratta ancora una volta di una graphic novel maturo, che mette in scena le lacerazioni e i cambiamenti dell’adolescenza, esternandoli.
 

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